L’impianto elettrico in bagno
1.0 – Norme CEI 64/8 del 31 gennaio 2011
L'impianto elettrico in bagno è regolato da norme che salvaguardano la sicurezza d'uso e stabiliscono uno standard minimo per il comfort e la praticità.
È obbligatorio attenersi a tali regole per le nuove realizzazioni ma anche per le modifiche agli impianti esistenti.
È la variante V3 alla norma Cei 64/8 ”Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua” (pubblicata il 31 gennaio
2011 ed entrata in vigore il 1° settembre 2011) che stabilisce le prestazioni minime riguardo all’impianto elettrico domestico e prescrive l’installazione di un numero minimo di punti
presa per l’energia separati e di punti luce in funzione del tipo del locale, della dimensione e del livello prestazionale dell’impianto.
Classificato al livello 1 della nuova ripartizione introdotta dalla variante, lo standard minimo richiede per il bagno almeno 2 punti presa: solitamente una in corrispondenza dello specchio e una per la lavatrice, considerando di installare anche una presa schuko per tale apparecchio.
E due punti luce.
Inoltre la variante V3 alla norma Cei 64/8 prescrive che il comando dei punti luce di ogni locale (quindi è compreso anche il bagno) deve essere posto almeno nei pressi dell’ingresso del locale stesso, non importa se interno o esterno; ovviamente vi possono essere anche punti di comando posizionati in altri posti, purché aggiuntivi a quello menzionato.